Mi ricordo la prima volta che vidi Anna, cioè la prima volta che
la vidi davvero. Nella nostra città è sempre stato molto caldo e ai primi di
Aprile le persone uscivano già a maniche corte. Lei si presentò a casa mia per
al solita ripetizione, con dei pantaloncini corti rossi, delle ballerine
azzurre e una maglietta a maniche molto corte bianca, con un disegno di una
donna con gli occhi grandi stampato sopra.
Quel pomeriggio
faceva davvero molto caldo per fare i compiti così decidemmo di rinfrescarci un
pò. Per nostra fortuna la casa di mia zia era ben munita di una piscina che
all'occorrenza poteva essere coperta, non era molto comoda in realtà ma era
sempre meglio di niente. Io senza esitazione mi tolsi la maglietta e mi buttai
in piscina. Mi feci una bella nuotata prima di vedere che Anna era rimasta sul
bordo a guardarmi.
Si tolse le scarpe
e si mise a sedere sul bordo con le gambe sull'acqua che si muovevano come una
bambina che gioca sull'altalena. Eravamo amici , ma non così tanto da potermi
permettere di prenderla di peso e buttarla dentro la piscina o prendere un
secchio e rovesciarglielo in testa. Quindi mi avvicinai leggermente.
-Non nuoti con me
? Mica ti faccio niente!
-Non ho i panni di
ricambio .... e poi non mi fido di te !
Fece un sorriso
così bello che mi mise allegria. Così mi rituffai in acqua e nuotai e nuotai.
Poi uscii di corsa, entrai in casa e ne uscii fuori con una gonna lunga di seta
nera e una maglietta bianca. Le gettai su una sdraia la vicino e buttai Anna in
acqua. Scese in picchiata verso il fondo e temendo il peggio mi gettai a
salvarla , ma lei riemerse facendomi affogare. Una volta riemersi entrambi ci
mettemmo a ridere. Lei uscì subito e in quel momento mi resi conto della
cazzata che avevo fatto. In realtà per me era molto redditizia come cosa ma
comunque sempre una cazzata era: salì le scalette per uscire dalla piscina e
mosse i capelli per asciugarli un poco, poi si girò di nuovo verso di me
ridendo e fu allora che la vidi per la prima volta. La maglietta bianca
lasciava intravedere il seno , non molto ma comunque pur sempre qualche cosa. Rimasi
praticamente abbagliato dalla visione mentre lei entrata in casa ora usciva
cambiata. Mi guardava male.
-Adesso sai perché non volevo farmi il bagno.
La guadai ancora ma non negli occhi, mi era inevitabile. Si mosse
un poco e si mise a ridere mi puntò il dito contro e mi fece giurare che non
avrei mai raccontato questa storia a nessuno. Non lo feci mai , ma da quel
momento il mio atteggiamento nei suoi confronti cambiò e piano, piano
cominciammo a volerci sempre più bene.
Che visione ragazzi!
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