venerdì 15 settembre 2017

Mea culpa

Forse si è perso il contatto con la realtà. Questa tecnologia ci sta distruggendo la vita.
E' vero ci permette di essere in contatto con persone che altrimenti lontane e con le quali sarebbe impossibile comunicare. Ma ci sta comunque distruggendo, me ne rendo conto benissimo.
Basta che mi guardi dall'altro quando viene sera; un tempo ero dedita ai film, alle serie ad un buon vecchio e caro libro, mi appassionavo e niente e nessuno poteva disturbarmi.
Adesso sono sempre con il telefono in mano a rispondere a messaggi o a controllare social dei quali non comprendo la mia spasmodica ossessione.

Forse perché ci friggono il cervello con cose semplici, rapide e con musiche accattivanti e immediate. Ti prendono subito e continui a scorrere senza renderti conto che sono passati non cinque minuti come ti fanno credere ma ore intere. Ore intere a fissare uno schermo con lo sguardo assente.

Sono una malata del telefono. Devo sempre controllarlo, averlo in mano o tenerlo vicino. E non mi rendo conto che quando faccio qualcosa mi allontano da lui e passo del tempo migliore che in sua compagnia. Posso comunque stare bene.

A volte penso che vorrei essere famosa. Avere mille foto belle, mille utenti che mi seguono e mi commentano stati o altro. Avere una vita piena di cose da fare e per questo poter caricare foto e video di tutte le cose interessanti. Poi ragiono. Questa tecnologia ci sta distruggendo, questa visibilità, tutto questo è assurdo.

Continuando ad immergerci in questi social perdiamo il contatto con realtà e sentimenti, virtù e morale. Non esistiamo più. Diventiamo tutti degli automi malati di notorietà, anche per brevi attimi, che non si sconvolgono più nemmeno davanti ad un morto, neanche dovesse essere loro parente.

A volte sono così estranea alla vita da non provare alcun sentimento per nessuno. Sto o parlo con le persone solo perché mi danno attenzioni e non mi fanno rimanere sola. Ma di loro non mi importa mai veramente.

Prima avevo paura di questa cosa; sapevo che era sbagliata e avevo piccoli attacchi di panico per questo. Non volevo far del male alle persone che mi volevano bene, fingere vero interesse non è mai un bene. Ma adesso non ho più nemmeno quelli. Non mi importa di nulla e di nessuno, nemmeno del mio futuro, basta solo che le persone mi parlino e non mi lascino da sola quando voglio io.

Sto ferma qui a non fare niente. Razionalmente so che non posso continuare così, so che devo muovermi e fare qualcosa ma allo stesso tempo rimango ferma qua a fingere sentimenti e a costruire il niente. Vuota completamente.

Anche in questo caso do la colpa alla tecnologia quando la colpa è solo mia.