giovedì 18 agosto 2011

Semplice Nostalgia

Nessuno in giro. Le aule vuote. Di quelle risate e di quelle ansie non s’ode rumore. Non è rimasto nulla. Le bidelle affannate passano la mattinata lì. Mettono in ordine, aprono le finestre. Fanno entrare nuova aria. Per la gente che verrà, per quella che ritornerà. Sgombra. Sola. Vuota. Se ascolti bene si sentono ancora le grida, i passi , i battiti dei cuori impauriti.
Passi per il corridoio. Lì ho incontrato il primo amore, laggiù la mia migliore amica mi ha abbracciato per la prima volta, in quell’angolo un'altra si è fermata a piangere.
Entri nelle classi. I banchi vuoti. Le sedie immobili. La lavagna pulita. Qui c’ero io, i miei disegni sui banchi. La un sogno inespresso, laggiù ho salvato un’amica, qua mi sono arrabbiata.
La finestra chiusa, si vede il cortile. I giochi, le risate. Le lezioni indimenticabili, fatte all’aperto con quelle professoresse che hai nel cuore, che ora sono mamme. La grande scala che dava rifugio e aiutava. Tutte ferme lì a parlare , raccontare, parlare di noi per poi sentire quel suono, un trillo che conoscevamo bene e odiavamo. Tutti nelle classi. Pronti per ripartire.
Nessuno in giro. Le aule vuote. La mia vecchia scuola, richiama la malinconia. Quella unica, piccola lacrima che ricade sul mio grande sorriso. 

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