domenica 5 marzo 2017

Metafora

Ho vomitato talmente tante id quelle volte che ho perso il conto. E ancora oggi quando mi sveglio male o sono particolarmente stressata la nausea si fa sentire. A volte più forte a volte meno.
Ricordo un primo dell'anno, avevo dormito con tre amiche in una mia casa che era sfitta. Due di queste se ne erano andate subito dopo la colazione. La terza, che allora era praticamente mia sorella era rimasta con me. Volevamo rimanere lì, potevamo stare da sole. Poi io iniziai a stare male. Ricordo che eravamo stese a ridere sul letto matrimoniale, stavamo ridendo tantissimo e in quella stanza in quelle ore la luce era pazzesca. Il sole entrava meraviglioso e faceva stare ancora meglio.
Ridevamo da pazze.
Voleva mangiare lei e ci alzammo. E io corsi in bagno. Mi chiusi dentro. E lei da fuori gridava per sapere come stessi. Continuavo a ripeterle che stavo bene, che non si doveva preoccupare. Che andava tutto bene e fra poco sarei stata meglio. Quando uscii lei era preoccupatissima. Mi venne da sorridere.

Questo è più o meno il rapporto che io ho con le persone. Si può riassumere in questa immagine. In questi momenti. Chiusi fuori tutti quanti ma comunque devono rimanere. Stare lì alla porta a chiedere se stia bene oppure no. E come posso in queste condizioni pretendere che loro rimangano? Che rimangano invariabili? Così logicamente cambiano, cambiano perché dopo un po' le persone sono stufe di chiedere senza ricevere una risposta in cambio. Una risposta vera o esaustiva, E quindi quelle persone inevitabilmente non ti piacciono più. E finisci per "liberartene".

Che sia un bene od un male non è dato saperlo. Accade e basta. E se alla fine non ci stai neanche tanto male, forse non hai avuto torto ad escluderle dalla tua vita. Certo a volte tornerai sui tuoi passi, ripensando alle serate passate assieme, ad alcuni momenti. Ma saranno ricordi che rimangono e ripensandoci veramente bene troverai in quei ricordi, in quei momenti un po' di amarezza. Un po' di tristezza. Quella stessa tristezza che alla fine, anni dopo, ti ha portato ad abbandonare tutto.

2 commenti:

Mr.Foxjumper ha detto...

Io credo nei rapporti che rimangono invariati nel tempo e penso che le persone interessate a mantenere un rapporto così stretto con te non dovrebbero abbandonare quell'uscio. Si tratta del tuo modo di essere del tuo modo di fare e si, ovviamente fa sempre piacere ricevere dei riconoscimenti e delle risposte tangibili, ma anche il tuo essere felice nel ritrovare la persona dall'uscio è una risposta di gratitudine che dai.

A volte ci facciamo prendere un po' dall'egoismo del voler aiutare per forza un'altra persona senza rispettare i suoi tempi e si finisce per perdere quei pomeriggi assolati e tranquilli che con la mente riesci quasi a rivivere tanto erano intensi.
E si lascia un po' di tristezza, ma se c'è una cosa che ho imparato è che dopo un abbandono di solito c'è sempre un nuovo inizio e a volte ci sono anche dei ritorni. E un giorno la tristezza nel rievocare quei ricordi finirà

Alikea ha detto...

Mr. Foxjumper, innanzitutto bel nome. Caro Foxjumper ti posso assicurare che i rapporti non rimangono invariati nel tempo. Riconosco che ci sono persone che non vedi da anni e appena sono davanti a te il tempo sembra essersi fermato e tutto torna esattamente come quando passavate giornate intere a parlare. Ma i rapporti cambiano, più che i rapporti cambiano le persone e questo è inevitabile.
La mia più che tristezza è consapevolezza di aver perso qualcosa che un tempo mi faceva stare bene ma che era diventato un peso con il passare degli anni.

Comunque apprezzo le tue parole. Quando vuoi commentare o scrivere io sono qua.
Zao