domenica 28 gennaio 2018

Donna

Breve viaggio a Bologna. Splendida città. Meraviglia Italiana organizzata in modo esemplare e con una marcia in più per quanto riguarda il cibo e non indifferente alle esigenze degli studenti e anche dei turisti.
Io sto ormai da tre anni a Firenze. Esco regolarmente quanto voglio, certo magari evito di uscire da sola alle 3 di notte ma in generale sono libera di fare quello che voglio.
Unica pecca di Bologna? Non ho trovato la stessa tranquillità di Firenze. Non so come ben spiegarlo ma se fossi stata da sola probabilmente non sarei mai uscita molto, sopratutto non di sera. Non che ci fossero strani individui o che so io, però mi è mancato il senso di "protezione" che invece trovo a Firenze. Non che pure lì una ragazza possa uscire sempre tranquillamente però almeno (esempio) i locali e i negozi lì rimangono aperti sempre anche dopo cena ogni giorno una cosa normale. A Bologna no, sono stata dal martedì al giovedì e dopo cena la maggior parte dei negozi e dei locali era chiusa.
Sembra una cavolata me ne rendo conto ma se avessi sentito la necessità di nascondermi o scappare (sì, capita pure nel 2018) a Firenze potrei tranquillamente entrare in un locale.
Non so come spiegarlo ma Bologna mi ha dato un senso di non tranquillità, non che sia sempre così e non che le persone che vi abitano si debbano sentire in pericolo. Questa è solo una mia sensazione.

Che poi pensandoci bene, che io sia in un luogo o in un altro non dovrei sentirmi minacciata in alcun modo da una possibile eventualità. Io ho il diritto di essere Donna. Ho il diritto di andare in giro ad ogni ora. Il diritto di indossare ciò che voglio, di dire ciò che voglio persino di pensarlo! Ho il diritto di fare tutto ciò che posso e voglio fare. Ho il diritto di poter uscire senza paura, di non dovermi nascondere in una via affollata per timore. Di vestire con abiti che possano valorizzare la mia bellezza senza sentirmi sguardi famelici addosso, senza comprendere solo dal viso i pensieri che le menti possano elaborare. Non parlo solo degli uomini, anche delle donne. Le più arpie e subdole pronte a giudicare, a additare, a logorare costantemente le menti delle loro simili.

Sono una Donna e questi pensieri non li dovrei avere, ma proprio perché sono una Donna questi pensieri sono radicati nel mio essere fin da quando l'uomo ne ha memoria. Perché prima forse i tempi erano migliori, quando animali e uomini potevano dirsi fratelli.

Sono una Donna e non devo avere paura , eppure ...

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