venerdì 25 aprile 2014

Imprigionati in questo corpo - Il peso della distanza

In un giorno di pioggia come tanti non mi accorgo se una normale goccia di pioggia scivoli o semplicemente cade sulla mia finestra. Non ricordo quando sia successo ma mi sono allontanata da te. Ormai sei una donna adulta, sicura di te, con una carriera. Cosa potresti mai fartene di me.

Quando la pioggia si fa più forte è quasi impossibile sentire il flusso dei propri pensieri e quello che viene più naturale è lasciare che la mente si blocchi per alcuni secondi. Il lento ticchettio delle gocce riscalda il nostro animo in pena facendoci dimenticare per un istante di essere imprigionati in questo corpo.

Assiduamente la tua voce si fa più mite nella mia mente e il suono della tua risata non raggiunge più il mio udito. Ricordi che svaniscono lenti, non faranno mai più ritorno nel mio cuore. Come ho fatto a perderti? Come ho potuto lasciarti andare. Non ricordo di preciso cosa si stato ma ho sentito un taglio netto a quel filo rosso che dovrebbe legare due persone per tutta una vita.

Il sole fa capolino da alcune nuvole sfuggite al controllo , tornate nuovamente bianche. Le gocce che cadono sulle foglie risplendono della luce della primavera. I suoni degli animali annunciano la fine della tempesta e tu con il tuo cappotto rosso chiudi le porte di questo giorno.

sabato 19 aprile 2014

Il Flusso Del Destino







Scivolavo via, lontana dal mondo. Correvo, correvo e il vento mi portava con se, volavo via sorridendo  e quel vento leggero m i sollevava da terra, e non potevo cadere , e non avevo paura. Quel vento mi apparteneva , mi scorreva forte e fiero nelle vene dove il sangue aveva smesso da tempo di essere. Iniziai a ridere, senza riuscire a controllarmi. Persa in un vortice senza tempo.

Ridevo, ridevo come i pazzi. Ridevo come chi è felice.  






Tratto dal mio nuovo mini romanzo in collaborazione con Cassy : Il Cammino dei Miei Ricordi